La genealogia Valtolina: una famiglia contadina da Imbersago a Novate Brianza, da Novate Brianza a Robbiate. La fame seduta a tavola e la pellagra per destino incoraggiano il cognome a continue migrazioni lungo l’Adda.
La genealogia Valtolina denuncia dal cognome una probabile provenienza dalla Valtellina. Il caso studiato si sposta lentamente, spesso seguendo l’asse dell’Adda, come molte famiglie migranti: da Imbersago a Novate Brianza, da Novate Brianza a Terzuolo di Robbiate, proseguendo in matrimonio a Cornate d’Adda. Le devozioni locali decidono i nomi al fonte battesimale: «Marcellino» per i Valtolina in sosta a Imbersago, «Floriano» per i Carozzi da Verderio Superiore. La famiglia affida così il neonato al patrono paesano.
La genealogia Valtolina vive di povera agricoltura. Questi contadini, che sudano a vanga o falcetto, pagano in frumento l’affitto terriero e col denaro quello di casa; trattenendo il granturco per la polenta quotidiana. La fame siede alle loro tavole, specie in forma di pellagra. I parroci declinano spesso malattia e condizione del defunto Valtolina, spesso ricorrendo all’aggettivo «miserabile», che non ha però tenore dispregiativo. Sembra piuttosto evocare il latino «miser», povero e senza mezzi.
Anche nella genealogia Valtolina la dieta a esclusiva base di polenta favorisce l’insorgenza della pellagra, riconosciuta con certezza clinica solo al cadere del Settecento. Il male porta con sé deliri, inappetenza, diarrea, gonfiori e desquamazioni della pelle specie su mani e collo. Un tempo fraintesa per lebbra, la malattia miete vittime specie nel Nord-Est ma pure nelle campagna lombarde.
Coinvolgendo i comuni, il governo austriaco propone interventi virtuosi per abbattere l’insorgenza della pellagra. Minestre gratuite, ospedali per i contadini colpiti: si pensò di convertire a ricovero per i pellagrosi persino la dismessa fortezza di Trezzo sull’Adda. Ma in Lombardia l’industrializzazione e le migliorate economie dei contadini diradano la patologia solo entro gli ultimi decenni dell’ottocento.
Proprio miseria e pellagra sembrano incoraggiare la genealogia Valtolina a frequenti traslochi, fino a toccare per via matrimoniale la frazione cornatese di Villa Paradiso: allora detta «Cascina Paradiso», già fondazione dei Gesuiti comaschi.
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