Rimpatria Pierino Cortiana, Caduto nel 1945

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L’ombra sua torna, ch’era dipartita (Inferno, canto IV, vv. 80-81). Grazie alla commossa opera dei nipoti, rientreranno dal Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo Öjendorf le spoglie dell’autiere trezzese Pierino Cortiana, morto a Bonn l’8 marzo 1945 in prigionia presso il nemico.
Pierino Cortiana, Pietro Misani, Armando Cortiana, Remo Cortiana, Pasquale Cortiana, 1945, Trezzo Ioprimadime, Cascina Candiana, Tolmino, Casarsa, Trieste, Carletto Colombo, Bonn, campo prigionia Bonn, prigionieri italiani Bonn, Ernesto Vitali, Rath-Heumar, Amburgo Öjendorf, Cimitero militare italiano d'onore
Archivio comunale di Trezzo sull’Adda, Moderno, Liste di leva, classe 1945

Si dice «orfano» il figlio che perde un genitore, ma il lutto di un genitore che perda il figlio è troppo grande per essere detto. Nell’autunno 1945 un reduce bergamasco consegna al prevosto di Trezzo, don Pietro Misani, gli effetti personali dell’autiere Pietro Cortiana «Pierino»: piastrina, pettine e portafoglio macchiato di sangue. Don Pietro convoca papà Cortiana, che è invano ricorso fino alla Segreteria di Stato vaticana per avere notizie circa quell’unico figlio ancora irreperibile mentre gli altri tre (Armando, Remo, Pasquale) sono già rientrati dal fronte. Il peso degli oggetti è lieve, quello della notizia è insopportabile: il 9 marzo 1945 una scheggia di granata ha raggiunto mortalmente al petto Pierino, militare trezzese internato a Bonn presso le rive del Reno, contese allora tra Alleati e Tedeschi. Papà Cortiana ritorna a casa, dove la famiglia è radunata in stalla: ciascuno trattiene appena un momento la piastrina, il pettine e il portafoglio perché tutti possano carezzarli. I fratelli non distinguono il pianto dalla rabbia. Cortiana padre si chiude in un lutto silenzioso e muore nel giugno seguente.

Pierino Cortiana, Pietro Misani, Armando Cortiana, Remo Cortiana, Pasquale Cortiana, 1945, Trezzo Ioprimadime, Cascina Candiana, Tolmino, Casarsa, Trieste, Carletto Colombo, Bonn, campo prigionia Bonn, prigionieri italiani Bonn, Ernesto Vitali, Rath-Heumar, Amburgo Öjendorf, Cimitero militare italiano d'onore
Sesto seduta a destra dal basso, Pierino Cortiana (Immagini ed evoluzione del corpo automobilistico, II, Roma 1995)

Il 24 gennaio 1923 Pierino nasce a Cascina Candiana, terzogenito di Maria Pasqualina Corti «dala Casinascia» e del contadino Guido Isidoro Cortiana detto «Dôr da Zach», fornaciaio stagionale a Madone. Dalla prima porta a destra sul cortile, i bimbi di casa infilano gli zoccoli per raggiungere le scuole paesane: non ci sono paia per tutti e chi si sveglia tardi percorre scalzo la strada. La visita di leva descrive Pierino alto 1,63 per 0,86 di torace, contadino scolarizzato fino alla terza elementare; capelli biondi lisci e occhi azzurri, sa servirsi della bicicletta. Il 5 settembre 1942 s’inquadra nel 2° reggimento autieri. Raggiunge Tolmino, Casarsa, Trieste e il 5 luglio 1943 viene destinato al 157° autoreparto autocarrette, proprio sul fronte jugoslavo dove cadde il trezzese Carletto Colombo «Culumbìn». Il milite Cortiana è tanto diligente che i superiori lo sanzionano solo una volta, perché indossa il pastrano sbottonato. All’indomani dell’armistizio i Tedeschi catturano Pierino a Spalato e lo internano al campo di Bonn dove, nel marzo 1945, tre compagni di prigionia assistono alla sua morte: tra loro c’è Ernesto Vitali da Calusco d’Adda, che reca forse la notizia a don Misani.

Pierino Cortiana, Pietro Misani, Armando Cortiana, Remo Cortiana, Pasquale Cortiana, 1945, Trezzo Ioprimadime, Cascina Candiana, Tolmino, Casarsa, Trieste, Carletto Colombo, Bonn, campo prigionia Bonn, prigionieri italiani Bonn, Ernesto Vitali, Rath-Heumar, Amburgo Öjendorf, Cimitero militare italiano d'onore
L’autiere dagli occhi azzurri, Pierino Cortiana

Cortiana viene sepolto a Rath-Heumar, una località fuori Colonia che il dialetto trezzese pronuncia «Rotolmar», come riferisce il monumento cittadino ai Caduti. L’errata dizione impedisce di rintracciare il luogo finché la nipote Mari Bertaglio non scopre che, nel 1958, la salma fu traslata al Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo Öjendorf. Con gesto civico e commosso, nel gennaio 2020 la famiglia del Caduto ha avviato così la necessaria burocrazia perché le spoglie di Pierino tornino a casa, in Patria, a Trezzo.

Fonti. Archivio comunale di Trezzo (Silvia Bonomi); Archivio di Stato di Milano (Margherita Chiolo); Archivio famiglia Cortiana (Enrica Bertaglio); Roberto Zamboni.

Dall’Informatore Comunale La Città di Trezzo sull’Adda – Notizie, 2020, I

2 Responses

  1. virgilio Airoldi

    Complimenti Cristian, mi permetto di aggiungere, per chi lo volesse, di andare a reperire il libro “Zeithain campo di morte” di padre Luca Maria Airoldi, mio caro zio, che in quella località assistì e accompagnò al cimetero del campo di detenzione 900 italiani che seppero dire di no alla RSI e per questo morirono di atroci e inumane sofferenze. I resti di quei poveri soldtati, dopo il “crollo del muro di Berlino”, furono riconsegnati alle madri, alle spose grazie alle rocambolesche iniziative dello zio. Ricevette per questo tante onorificenze in tutta Italia,tranne che al suo paese di origine. Io stesso dovetti recarmi in qualità di nipote a celebrre con tutti gli onori, il ritorno di molte salme, dalla Sardegna, Basilicata, Veneto, Lombardia e Piemonte con tanto di servizi sui quotidiani e televisioni. Le stesse notizie si possono trovare con qualsiasi motore di ricerca internet. Grazie per l’attenzione.

    • Cristian Bonomi

      Grazie Virgilio. Mi accennasti di padre Luca Maria Airoldi, che merita attenzione e ricordo. Mi metto per primo in cerca del volume. A presto, c.

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