Carlo Fuà, dal belvedere di Villa Gina

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Direttore industriale del villaggio operaio di Crespi d’Adda, allora S.T.I. (Stabilimenti tessili italiani), l’ingegnere anconetano di origini ebraiche Carlo Fuà risiede in Villa Gina a Concesa di Trezzo sull’Adda e scampa alle persecuzioni razziali grazie alla complicità dei vertici societari. … Continua

Povero Piero, pelle di sacco e morte di fuoco

“Povero Piero” si chiama il fantoccio che il carnevale trezzese brucia nuovamente dal 1976, purgata ogni malizia anticlericale del passato. Accendendo una luce nel buio, il paganeggiante rogo invitava la primavera a tornare vittoriosamente dopo l’inverno: pire simili ardevano propizie … Continua

Casa Rolla già de Velasco, sulla prua di Valverde

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Sul rione Valverde di Trezzo sull’Adda presso il castello visconteo, casa Rolla sorge sul sito d’orto già proprietà de Velasco: il recente restauro ha ritrovato l’antico assetto dell’edificio, riordinando con filologica cura anche i giardini secolamente in colloquio con l’edificio.

Censo, il Settecento in tasca ai Trezzesi

Censo, ristori fiscali, diritti di pesca e mulino: l’economia settecentesca nel caso di Trezzo Censo lungo l’Adda. Nel 1770 i Trezzesi sono 1753, di cui 822 donne adulte. Abitano nelle 109 case del paese o nelle 14 sparse in campagna, … Continua

Baghetti espone “il mio fiume, quello cui appartengo”

Sabato 23 giugno 2018 alle 16.00, presso il villino del Castello Visconteo di Trezzo, Giuseppe Baghetti (1936) inaugura la mostra “Intorno all’Adda“: prima personale dell’artista artigiano, che canta le umili glorie del fiume. Dal 24 giugno al 1° luglio l’esposizione, … Continua

Giovanni Brambilla, sotto il cielo interiore

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Il pittore Giovanni Brambilla inaugura la mostra “Il sentimento del paesaggio” alle 16.00 di sabato 7 aprile presso il villino del castello visconteo di Trezzo sull’Adda, esponendo all’ombra antica della torre fino al 29 aprile. Patrocinata dal Comune, l’esposizione è … Continua

Quando Trezzo lasciò l’aratro per il telaio

Trezzo, da borgo rurale scarsamente irrigato a snodo tranviario, idroelettrico e industriale: la conversione che cambiò il secolo e le giornate, la postura del lavoro, dieta e cartella clinica dei contadini convertiti all’industria. I Celti chiamano «Trecc» il promontorio sull’Adda che … Continua

Pozzo d’Adda, convenuti al suono delle campane

Pozzo d’Adda, scienza e carità sul finire del Settecento lombardo: la dispensa fiscale al malato e l’incerta mano del barbiere che lo cura. Il Settecento a Pozzo d’Adda. Presso l’Archivio di Stato milanese, nel “superfondo” Atti di Governo, il fondo … Continua

Alberto Pirovano, la viticoltura riedificata

Alberto Pirovano e il padre Luigi: dalla “Delizia di Vaprio” all’uva “Italia”, gli ibridi che i due viticoltori esponevano all’elettricità per arrotondarne gli acini più carnosi, non solo lungo l’Adda. Prima ancora di Alberto Pirovano, papà Luigi riedifica la viticoltura non solo … Continua

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